Alla scoperta del Rifugio Campogrosso: Un'escursione tra natura e storia

 


Se state cercando un'escursione che unisca paesaggi mozzafiato, storia e una deliziosa sosta gastronomica, il Rifugio Campogrosso è la vostra destinazione ideale. Situato nel cuore delle Piccole Dolomiti, questo rifugio offre ai visitatori un'esperienza indimenticabile, immersi nella natura incontaminata e circondati da montagne maestose. Pronti a scoprire come arrivare e cosa vedere lungo il percorso?


Scheda Tecnica

  • Difficoltà: Media (Qui la Legenda)
  • Tempo Totale: 4.00 ore 
  • Lunghezza: 13.5km
  • Dislivello: 450m
  • Altitudine Massima: 1490 s.l.m.
  • Sentiero: Sentiero n.G18 - 170 - strada asfaltata - strada sterrata
  • Cartografia: Tabacco n°056


Come arrivare

Il punto di partenza ideale per questa escursione è il Passo Pian delle Fugazze, facilmente raggiungibile in auto, lascio qui le indicazioni maps. Per chi arriva in macchina, ci sono diverse opzioni di parcheggio disponibile nelle vicinanze del passo. Uno dei punti migliori per lasciare l'auto è il parcheggio situato presso il passo stesso, ben segnalato e con ampi spazi per i visitatori e a pagamento


Il Percorso

Dal Passo Pian delle Fugazze, seguite la strada asfaltata in direzione del Rifugio Campogrosso


Questo percorso, sebbene semplice, regala panorami spettacolari e permette di godere appieno della bellezza delle Piccole Dolomiti.


Continuate a seguire la strada asfaltata, ignorando i sentieri laterali. Lungo il cammino, potrete ammirare le vette circostanti e respirare l'aria fresca di montagna.


Dopo circa 1h e 30 minuti di cammino, arriverete direttamente al Rifugio Campogrosso. Qui potrete fare una meritata sosta, assaporando piatti tipici della cucina locale e godendovi la vista panoramica sulle montagne.


Dopo una pausa ristoratrice al rifugio, è ora di riprendere il cammino per completare il giro ad anello. Dal rifugio, seguite la strada sterrata e sentiero n.170 che porta verso il Ponte Avis seguendo le indicazioni per Passo Pian delle Fugazze. Questo tratto del percorso offre una piacevole discesa e ulteriori scorci panoramici.


Percorrendo la strada sterrata vi troverete la strada sbarrata da macigni, qui potete scegliere se continuare sulla strada evitando così il ponte AVIS oppure scendere ripidamente per un sentiero sulla destra che vi porterà al Ponte AVIS.


Il Ponte Avis è un ponte sospeso che attraversa un piccolo torrente, offrendo una vista davvero suggestiva. Costruito grazie al contributo dell'Associazione Volontari Italiani del Sangue (da cui prende il nome), il ponte è un esempio di come la comunità possa contribuire alla valorizzazione del territorio. Attraversarlo è un'esperienza emozionante, sia per la bellezza del panorama che per la sensazione di camminare sospesi tra cielo e terra.


Dopo aver attraversato il Ponte Avis, proseguite il cammino fino a raggiungere l'Ossario del Pasubio. Questo monumento commemorativo è un luogo di grande importanza storica e simbolica, dedicato ai caduti della Prima Guerra Mondiale. L'ossario si trova a Colle Bellavista, a circa 30 minuti di cammino dal ponte.


L'Ossario del Pasubio: costruito tra il 1920 e il 1926, l'ossario ospita le spoglie di oltre 5.000 soldati italiani e austro-ungarici che persero la vita durante i sanguinosi combattimenti sul Monte Pasubio. Il monumento è costituito da una torre alta 35 metri, visibile da lontano, e un'area espositiva che illustra la storia dei combattimenti e le condizioni in cui vissero i soldati durante la guerra. Visitare l'Ossario del Pasubio è un'esperienza toccante che invita alla riflessione e al ricordo delle vittime dei conflitti.


Da qui, seguite la strada asfaltata che vi riporterà al Passo Pian delle Fugazze, dove avete lasciato l'auto. Questo tratto finale vi permette di chiudere l'anello dell'escursione, completando un percorso ricco di emozioni e bellezze naturali.



Considerazioni

Il percorso di per sé non presenta difficoltà tecniche.

Se si soffre di vertigini o semplicemente non si vuole affrontare il ponte AVIS si può procedere seguendo la strada sterrata evitando così il ponte.

Come sempre vi lascio la traccia GPX dell'escursione.