Cima Gramolon: Via Ferrata Viali e Ferrari

 


Il Monte Gramolon (1814m) è situato al centro della Catena delle Tre Croci e domina dall'alto il vicino Rifugio Bertagnoli, sede di partenza dell'escursione qui descritta. L'itinerario proposto percorre 2 interessanti percorsi attrezzati, di grande soddisfazione: la Via Ferrata "A. Viali", che è classificata come moderatamente difficile, e la vicina Via Ferrata "E. Ferrari" che, pur essendo breve, risulta tecnicamente più impegnativa e pertanto sconsigliata ai neofiti.


Scheda Tecnica

  • Difficoltà: Difficile (Qui la Legenda)
  • Avvicinamento: 0.20 ora
  • Ferrata: 2.00 ore
  • Tempo Totale: 4.00 ore
  • Lunghezza: 8,15km
  • Dislivello: 600m
  • Altitudine Massima: 1814 s.l.m. (Monte Gramolon)
  • Sentiero: 221
  • Cartografia: Tabacco n°56 o Tabacco n°59




Come Arrivare

Il punto di partenza è il Rifugio Bertagnoli (1225m), raggiungibile in auto percorrendo la stretta strada asfaltata che da Campodalbero risale l'omonima valle. Qui le indicazioni.

P.S.: Durante la stagione estiva e nei fine settimana particolarmente affollati, gli ultimi 2 km di strada vengono chiusi al traffico. Pertanto in queste occasioni si può raggiungere il rifugio o attraverso un servizio navetta gratuito o a piedi lasciando l'auto in un apposito parcheggio a lato della strada.

Rifugio Bertagnoli (1225m)



Avvicinamento

Dal rifugio si imbocca il ripido sentiero che si stacca vicino alla chiesetta (segnavia n°221) e si procede in salita fino a un pulpito.

Segnaletica dietro il Rifugio Bertagnoli

Qui il sentiero scende di qualche metro e diviene più esposta, offrendo alcuni semplici passaggi muniti di cavo metallico e passerelle.

Sentiero di avvicinamento

Poco più avanti si incrociano le chiare indicazioni per la Via Ferrata "A. Viali", il cui attacco è posto qualche metro sopra al sentiero.

Attacco della Via Ferrata "A. Viali"

Via Ferrata

La Via Ferrata si sviluppa all'interno di una grande gola, molto bella, generata dall’erosione dovuta alle acque derivanti dalla fusione di antichi ghiacciai: per percorrerla, ci si destreggia tra enormi blocchi di pietra, pareti rocciose, risalti e qualche cengia dove si progredisce con l’ausilio del cavo e di scalette metalliche. 

Primo tratto di Via Ferrata "A. Viali"

Superato il primo tratto di ferrata che procede in diagonale all'interno di un bel canalone, si alternano tratti leggermente strapiombanti attrezzati con cambre e scalette.

Cambre di ferro lungo la Via Ferrata

La Via Ferrata prosegue sempre con verticalità costante trovando, a metà del percorso i punti più impegnativi, brevi tratti che richiedono una certa attenzione sia come tecnica sia per lo sforzo fisico. 

Passaggi verticali lungo il percorso

Si prosegue fino all'uscita del canalone, dove il cordino metallico termina. Poco più avanti si trova una panchina con il libro firme.

Panchina con il libro delle Firme

La Via Ferrata, però, non è ancora finita, infatti si prosegue ancora in salita fino a raggiungere una lunga scala metallica.

Ultimo Tratto della Via Ferrata "A. Viali"

Superata la scala metallica ci si collega alla mulattiera militare ovvero al sentiero n°202, ma noi proseguiamo per il sentiero n°211 con direzione Monte Gramolon.

Indicazioni all'incrocio con il Sentiero n°202

Si continua a salire per un sentiero un po' stretto fino ad arrivare ad un bivio a cui giriamo a sinistra con indicazioni Via Ferrata "E. Ferrari".

L'attacco si dimostra subito impegnativo: si attraversa in diagonale una parete priva di appigli e  abbastanza liscia per i piedi, costringendo in alcuni punti a una certa trazione sul cavo. Si cambia parete e si prosegue verticalmente fino al termine del cordino.

In tensione ma felice!

Ci si porta ora in costante salita lungo un ripido pendio erboso seguendo una traccia di sentiero che porta fino alla croce di vetta.

Croce di vetta (1814m)


Ritorno

La discesa avviene lungo i bellissimi prati che caratterizzano il versante opposto del Gramolon. Si scende per un sentiero stretto e ripido fino alle indicazioni per il sentiero n°202.

Segnavia lungo il percorso

Si continua sul sentiero n°202 in una comoda mulattiera in piano fino a raggiungere Passo della Scagina (1548m). Dal passo si scende a zig-zag lungo il ripido sentiero boschivo fino a ricollegarsi con l'attacco della Via Ferrata "A. Viali". Si procede ora seguendo a ritroso il sentiero dell'andata.

Tratto di sentiero in discesa



Conclusioni

La Via Ferrata "A. Viali" è classificata di medie difficoltà mentre la Via Ferrata "E. Ferrari" è classificata difficile. Personalmente ci tengo a dare un mio giudizio sulle due Vie Ferrate:

  • La Via Ferrata "A. Viali" sarà anche classificata di Media difficoltà però trovo che ci siano alcuni passaggi alquanto tecnici e che richiedono impegno fisico che aumentano il grado di difficoltà.
  • La Via Ferrata "E. Ferrari" pur essendo piuttosto breve richiede comunque un impegno fisico costante e la sconsiglio a chi ritiene di aver già trovato difficoltà lungo la Via Ferrata "A. Viali".
In alternativa, se si vuole raggiungere ugualmente la cima al bivio che vi porta alla Via Ferrata "A. Viali" girate a destra e con un ripido sentiero vi porterà in cima.

Per maggiori informazioni, sappiate che è possibile affrontare la Via Ferrata con guide alpine, invece vi lascio il link nel dettaglio della Via Ferrata "A. Viali" e della Via Ferrata "E. Ferrari"