Da Gares Al Rifugio Rosetta
Ecco a voi la prima escursione estrema su questo blog. Un'escursione lunga immersa nelle montagna con paesaggi mozzafiato, dove la sfida sta proprio nel cammino e nella molteplicità di varianti che si presentano durante il suo percorso: ripide salite, ghiaioni, scalette, orrido, cascate, alcune corde per superare qualche muro roccioso tutto ciò renderà l’escursione indimenticabile come è successo a me.
Scheda Tecnica
- Difficoltà: Estrema (Qui la Legenda)
- Tempo Totale: 7.30 ore (4.30 per l'andata)
- Lunghezza: 21,5km
- Dislivello: 1300m
- Altitudine Massima: 2581 s.l.m.
- Sentiero: 704 - 703 - 756
- Cartografia: Tabacco n°22
Come Arrivare
Si segue da Agordo la strada verso nord fino a Cencenighe, dove si imbocca la strada provinciale SP346 per Falcade. Giunti all’altezza di Canale d’Agordo si gira a sinistra per entrare nella Val Gares. Percorsa fino in fondo la strada asfaltata (circa 7 km) si giunge al grande parcheggio nei pressi della Capanna Cima Comelle (1333m).
Capanna Cima Comelle (1333m) |
La Salita
Dal parcheggio si prende l'ampio sentiero n°704 con le indicazioni per le “Cascate”, con la traccia CAI, arriviamo dove termina la stradina e inizia il sentiero escursionistico vero e proprio, salendo nel bel bosco di conifere. Lungo il sentiero sono presenti delle scalette per facilitare l'escursionista e numerosi gradini di legno coi relativi corrimano aiutano a superare i tratti più scoscesi e a guadagnare presto quota.
Ad un bivio seguiamo il ramo di destra con le indicazioni per la “cascata bassa”. Superati un paio di ponticelli di legno e alcuni gradini, dopo pochi minuti ci troviamo davanti a una cascata di almeno 20 metri avvolta dalla fitta nebbiolina che l’acqua, nel suo precipitare a valle, solleva.
Cascata Bassa |
Dopo essere tornati al bivio, si può riprendere il percorso verso la Cascata Alta. Anche qui, diversi gradini di legno facilitano la salita fino a quando il terreno impervio non cede il posto alle più morbide ondulazioni di un piccolo altopiano. Preannunciata da un fragore crescente, all’uscita dal bosco la “cascata alta” appare sopra di noi all’improvviso seguita a valle da rivoli e altre cascatelle minori (1510m). Il salto d’acqua è di circa 70 metri e può essere avvicinato abbastanza facilmente, a patto di essere disposti a farsi una doccia nell’abbondante nebbiolina che pervade l’aria.
Con la cascata di fronte a noi si prosegue sul sentiero n°704 che sale sulla sinistra e con una ripida salita e qualche passaggio con cavo metallico ci ritroviamo sopra la cascata alta.
Indicazioni alla Cascata Alta |
Da qui inizia il vero Orrido delle Comelle che presenta tratti attrezzati con cavo metallico e scalette in metallo ma non è considerato ferrata, comunque bisogna prestare attenzione e se preferite potete comunque portare l'attrezzatura da ferrata.
Ponticello all'inizio dell'Orrido |
Attenzione! Come già scritto l'Orrido presenta tratti attrezzati ma anche mancanza di segnavia, infatti in alcuni punti non è ben chiaro da che parte prosegue il sentiero per cui è necessario guardarsi intorno alla ricerca di segnavia.
All'uscita dall'Orrido si raggiunge un grande pianoro detto Pian delle Comelle: una vallata di circa 2 km racchiusa a sinistra dal Col Alto (2407m) e a destra dal Sasso Tedesco (2541m), dalla Sentinella delle Comelle (2650m) e da Cima Comelle (2951m).
![]() |
Pian delle Comelle |
Si attraversa lungamente il piano fino a raggiungere un masso con le indicazioni del sentiero che proseguono verso destra. Qui ci aspetta un canale di scolo invernale che ci porta ad un salto roccioso (il Lastedèl), il quale si supera con l’ausilio di una corda metallica lungo umide placche poco esposte (facile) e si giunge a un ripiano erboso.
![]() |
Salita da Pian delle Comelle lungo il Lastedèl |
Proseguendo lungo il ripiano erboso si raggiunge il bivio per il Rif. Rosetta e il Passo delle Farangole, noi proseguiamo a sinistra, sempre sul sentiero n°704, in lieve salita su ripidi prati arrivando ben presto a una conca ghiaiosa, dove sul fondo rimane tutto l’anno un piccolo nevaio. Si attraversa la conca e si risale faticosamente l’opposto versante con alcuni tornantini su ghiaie ripide e instabili fino a portarsi sotto una fascia rocciosa che si supera lungo una ripida placca attrezzata.
![]() |
Salita lungo il ghiaione |
Si arriva alle prime conche erbose dell’ultimo tratto del vallone che precedono il bellissimo ed erboso Pian dei Cantoni (2313m); qui si incontra il sentiero n°703 proveniente dal Rifugio Mulaz. Si risale un altro pendio detritico e si raggiunge finalmente la vecchia mulattiera militare (sentiero n°756) che, dopo aver aggirato un dosso, ci porta in breve al Rifugio Rosetta (2581m).
![]() |
Vista dal Rifugio Rosetta (2581m) |
La Discesa
Dal Rifugio si segue per breve tratto il percorso di salita (sentiero n°756) fino al bivio dove si prosegue a destra sulla ben tracciata mulattiera militare (sentiero n°756).
![]() |
Sentiero di ritorno |
Si continua a seguire la mulattiera, la quale si interrompe bruscamente ma continua con un sentiero ben segnato dai classici segnavia bianchi e rossi del CAI. Si raggiunge così la poco marcata Forcella Antermarucol (2334m) e si prosegue lungo la marcata traccia a sinistra che scende con una lunghissima serie di ripidi tornanti. Molto più in basso, a quota 1870m, si incontra il sentiero proveniente dal Viaz del Bus e dopo un altro breve tratto di discesa nel bosco si giunge Malga Valbona (1783m). Si continua a scendere fino ad incontrare il sentiero che scende da Forcella Cesurette ma noi proseguiamo la discesa seguendo le indicazioni per "Gares" e con gli ultimi tornanti nel sottobosco si arriva a Capanna Cima Comelle (1333m) punto di partenza del nostro itinerario.
Considerazioni
Attenzione! Come già scritto l'Orrido presenta tratti attrezzati ma anche mancanza di segnavia, la quale continua fino ai pressi del Rifugio Rosetta per cui Approcciatevi a quest'escursione solo se avete un po’ di allenamento, un passo sicuro, se siete attrezzati e soprattutto non avventuratevi dopo delle piogge perché le cascate possono ingrossarsi e mettervi in difficoltà.